Quando e come sono nati gli strumenti che noi oggi usiamo per misurare temperature, umidità, pressione ecc., per saperlo siamo andati al Museo di Storia della Scienza situato in Piazza dei Giudici a Firenze.
Prima di visitare nel Museo le sale nelle quali sono esposti gli antichi strumenti abbiamo visto dei modelli di questi e abbiamo anche noi "fatto esperienze" come quelle proposte dagli scienziati che facevano parte dell’Accademia del Cimento.
Accademia del Cimento
Fondata nel 1657 dal principe Leopoldo (1617 - 1675) e dal granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici (1610 - 1670), prima società scientifica nata in Europa.
Nasceva con l’intento di continuare la tradizione della metodo sperimentale, introdotto da Galileo Galilei, che si trova rispecchiata anche nel suo motto "provando e riprovando" e trae il suo nome dal "cimento", la mistura con la quale si saggiava la qualità dei metalli preziosi.
Il campo di studi degli Accademici erano i fenomeni naturali, che venivano osservati e verificati sperimentalmente.
Merito di questa Accademia era anche quello di stimolare lo sviluppo delle tecniche di produzione degli strumenti necessari per lo svolgimento delle esperienze, apparecchi bellissimi, costruiti da abili artigiani, che ancora oggi ci meravigliano per l’accurata manifattura e la notevole qualità artistica: una perfetta fusione fra arte e scienza.
Facevano parte dell’accademia Lorenzo Magalotti, Vincenzo Viviani, Giovanni Alfonso Borelli, Carlo Renaldini e Francesco Redi e vi erano corrispondenti "esterni" come Christiaan Huygens, Robert Hooke, Gian Domenico Cassini, Athanasius Kircher e Henry Oldenburg.
Tra le esperienze riportate nei diari dell’Accademia, i Saggi di naturali esperienze, (1667) scritti da Lorenzo Magalotti quelle che ci interessano per la meteorologia sono quelle che riguardano la misura della temperatura, dell’umidità atmosferica e, naturalmente della pressione.
|