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    La rete meteorologica medicea
    Durante la nostra visita abbiamo scoperto che Firenze può essere considerata la patria della moderna meteorologia scientifica. Non solo perché qui furono costruiti i primi strumenti e, nel 1654 il Granduca Ferdinando II° istituì addirittura la prima rete meteorologica di rilevamento di dati descrittivi e strumentali delle condizioni atmosferiche provenienti da diverse località in Italia e dall'estero. Questa funzionò per circa un decennio tra il 1654 ed il 1664.
    Luigi Antinori, monaco dell’abbazia di Vallombrosa, fu incaricato di gestire questa rete: egli consegnò ad ogni "corrispondente" una coppia di termometri fiorentini divisi in 50 gradi, in modo tale che tutti utilizzassero gli stessi strumenti, tarati nello stesso modo ("circondati dallo stesso ambiente camminassero sempre del pari"), tabelle e "diario osservativo" in modo tale che la rilevazione dei dati, quasi esclusivamente riguardanti le temperature, fosse la più omogenea possibile.
    Si tratta di semplici osservazioni che in alcuni casi durarono pochi mesi ma dall’Abbazia di Vallombrosa e dal convento di S. Maria degli Angeli a Firenze, i rilievi meteorologici furono regolarmente inviati alla Corte Granducale per molti anni.

    I luoghi dei rilievi
    Firenze: dal 14 dicembre 1654 fino al 31 marzo 1670, dal Convento di S. Maria degli Angeli Vallombrosa: osservazioni meteorologiche dal 2 gennaio 1656 al 1 gennaio 1668.
    Milano: osservazioni meteorologiche dal dicembre 1655 al febbraio 1656.
    Bologna: osservazioni meteorologiche dal dicembre 1654 al marzo 1656.
    Parma: osservazioni meteorologiche dal dicembre 1654 al dicembre 1660.
    Cutigliano: osservazioni meteorologiche dal marzo 1658 - febbraio 1659.
    Pisa: dal novembre 1657 al maggio 1658 Vincenzo Viviani annota quotidianamente nel suo Diario delle mutazioni di tempo i valori della temperatura, della pressione atmosferica e dell’umidità.
    Parigi: 1658 serie osservativi di dati della temperatura registrati dall'astronomo Ismäel Boulliau utilizzando il "termometro fiorentino".
    Varsavia: 10 - 16 maggio 1655.
    Innsbruck: osservazioni meteorologiche dal 6 marzo al 30 aprile 1655.