Come si costruisce un diagramma pollinico ?

L'analisi palinologica mira a ricostituire la successione delle vegetazioni in una sequenza cronologica.

Ogni livello della sequenza è oggetto di un calcolo delle spore e pollini. Si stima generalmente che si devono contare almeno 200 grani per lama per ottenere valori rappresentativi.
Per ogni livello, si calcola la percentuale di ogni unità tassonomica rispetto al totale dei grani: l'insieme dà lo spettro pollinico di questo livello (che si può rappresentare con un istogramma di frequenze).

Esempio : livello X

taxon numero di grani contati percentuale
A 20 10
B 19 9,5
C 10 5
D 40 20
E 4 2
F 36 18
G 70 35
altri/indeterminati 1 0,5
Total 200 100 %

Osservazione. Le spore di Sphagnum sono escluse dalla percentuale, poiché la formazione di spore degli sphaignum è molto irregolare ed il loro contributo locale in torbiera, a volte molto abbondante, può deformare lo spettro dei taxoni regionali.

Uno spettro dà un'immagine "istantanea" della vegetazione ad un momento dato. Contando le spore e pollini di molti livelli, si può osservare l'evoluzione, nel corso del tempo, della percentuale di ogni taxon. Per realizzare un diagramma pollinico, si portano su un grafico :

Si sceglie l'intervallo tra i livelli analizzati in funzione degli obiettivi della ricerca, del tempo disponibile, ecc....
Se i livelli successivi sono sufficientemente vicini, si possono interpolare le percentuali e tracciare curve continue dell'evoluzione dei diversi taxa.

Si separano i taxa arboricoli (pollini di alberi ed arbusti = AP, arboreal pollens) dei taxa non arboricoli (spore e pollini di piante erbacee = NAP, non arboreal pollens).

Questa distinzione permette di calcolare la relazione AP/totale di ogni livello e mettere in grafico la sua evoluzione. Una relazione AP/totale elevato indica un mezzo chiuso (boscoso), mentre una relazione AP/totale debole indica un mezzo aperto, dominato da erbacee.